

RICETTE


Linguine di kamut Monograno Felicetti con crema di cavolfiori allo Zafferanza
1 cavolfiore
1 spicchio d'aglio
0.25 g di Zafferanza
Olio oliva
320 g Linguine Monografico Felicetti di Kamut khorasan
Sale e pepe
Dopo aver mondato il cavolfiore, cuocere a vapore e passarlo in una padella con un filo d'olio e l'aglio.
Aggiungere un po' di acqua di cottura, sale, pepe e passare nel frullatore fino ad ottenere una crema (tenere qualche cimetta per decorazione).
Rimettere in padella e aggiungere lo Zafferanza.
Nel frattempo cuocere le linguine in abbondante acqua salata, scolarle e aggiungerle alla crema.
Farle mantecare utilizzando un po' di acqua di cottura della pasta, servire con una spolverata di parmigiano e le cimette che avete tenuto da parte con qualche pistillo come decorazione.
350 g riso carnaroli
125 g burro
cipolla
Grana Padano grattuggiato
0,150 g Zafferano in pistilli di Mastri Speziali
Vino bianco
Brodo
Polvere di liquirizia Lakrid
Far dorare il riso con la cipolla, bagnarlo con il vino bianco.
Aggiungere il brodo e portare a cottura.
Poco prima di togliere dal fuoco aggiungere lo zafferano e mantecare con il burro e il Grana Padano grattugiato.
Servire con una spolverata di polvere di liquirizia.

Risotto allo Zafferanza e polvere di liquirizia
Ravioli allo zafferano ripieni di ossobuco


Risotto allo Zafferanza e cavolo nero
160 g di riso Carnaroli Riserva San Massimo
0,25 g di Zafferanza
Cavolo nero
Cipolla
Olio evo
Brodo vegetale
Far soffriggere la cipolla in poco olio,
aggiungere il riso e lasciarlo dorare.
Aggiungere il brodo e portarlo a cottura.
Nel mentre sbollettare il cavolo nero.
Prima di togliere dal fuoco il riso aggiungere il cavolo nero
e lasciarlo andare qualche minuto mescolando.
In ultimo aggiungere lo zafferano.


Spaghettoni felicetti in crema di porro allo zafferano con carne salada
Ingredienti per 3 persone:
250 g di spaghettoni Monograno Felicetti
La parte bianca di un porro
80 g carne salada
Olio extravergine di oliva del Garda
Una confezione di zafferano in stimmi Zafferanza
50 ml di brodo vegetale
Sale
Pepe nero in grani
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Mondare ed affettare il porro molto sottile, tritandolo poi a coltello. Cuocere in 4-5 cucchiai di olio extravergine con un pizzico di sale e un paio di cucchiai di brodo vegetale per farlo ammorbidire ed eventualmente aggiungendone altro se necessario. Verso fine cottura, aggiungere lo zafferano sciolto in due dita di brodo vegetale caldo e mescolare, poi regolare il sale.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e nel frattempo tagliare la carne salada a listarelle e tenere la parte. Scolare la pasta al dente e, a fuoco spento, farla saltare con i porri e mezzo mestolo di acqua di cottura, unendo la carne salada e condendo con una generosa macinata di pepe.
Guarnire ogni piatto con il fondo di cottura e servire immediatamente.
4 porzioni
175 g di semola di grano duro
175 g di farina 00
0.125 g di Zafferanza
3 uova
2 tuorli
2 ossibuchi
1 dado
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
prezzemolo tritato
grana tritato
Lessare gli ossobuchi nell’acqua con il dado e il concentrato di pomodoro per un ora. Ultimata la cottura frullare gli ossobuchi con una goccia di brodo di cottura.
Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro, mettere al centro le uova e i tuorli sbattuti con zafferano spezzettato (conservare degli stimmi per decorare). Cominciando dall’interno mescolate le uova con una forchetta o con un cucchiaio, prendendo man mano la farina dai bordi; lavorate poi con le mani l’impasto dall’esterno verso l’interno, amalgamando tutta la farina che si trova sul piano di lavoro.
Ottenuto l’impasto per i ravioli avvolgerlo con la pellicola e mettetelo in frigo a riposare per un ora. Stendere la pasta sottile, tagliarla a quadrati e al centro di ogni quadrato mettere un cucchiaino di ripieno precedentemente preparato.
Per dare la forma al raviolo chiudere il quadrato a triangolo, unire i due angoli e risvoltare verso l’esterno l’altro. Cuocere i ravioli in acqua calda salata per 2 minuti. Scolarli, metterli nel piatto e decorare con il midollo degli ossibuchi, scaglie di grana e stimmi di zafferano.